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La schiacciatrice azzurra vola in Turchia

  • Claudio Frascella
  • 5 set
  • Tempo di lettura: 3 min

Myriam, arrivederci Italia


Dopo una lunga esperienza in Serie A1, medaglie e tetto del mondo, sceglie una nuova esperienza. Lascia la Pro Victoria e firma un contratto con il Galatasaray. «Avrei dovuto fare la mercenaria prima», risponde la campionessa di volley. Crediamo fosse solo arrivato il momento di cambiare aria, fare una scelta di vita e nuove esperienze


Foto: @miriamsylla / Profilo Instagram Ufficiale
Foto: @miriamsylla / Profilo Instagram Ufficiale

«Mercenaria a me? Avrei dovuto pensarci prima, altro che “Vai via per soldi…”». Myriam Sylla, trent’anni, palermitana di origini ivoriane, schiacciatrice della Nazionale azzurra non le manda a dire. Non sarebbe questa giocatrice di carattere che ha trascinato insieme al sestetto allenato da Velasco l’Italia sul tetto del mondo.

Coerente con la forza di una che sa farsi valere con “bastonate” picchiate nei tre metri avversari, quasi si pente di non aver scelto prima un’occasione vantaggiosa. Il suo passaggio dalla Pro Victoria Pallavolo al Galatasaray fa discutere, sì solo i soliti sciocchi che prendono ossigeno a pieni polmoni da qualsiasi cosa, specie dove c’è da inventare. «Per soldi, e se anche fosse?». Se conosciamo appena un po’ il suo carattere, ci piace pensare che le piace tagliar corto, metterci un punto esclamativo purché tutti questi leoni da tastiera e social la piantino una buona volta di pronunciarsi in opinioni non richieste. Come se una tastiera autorizzasse, anzi, invitasse, a dire la propria su qualsiasi cosa.



Galatasaray Voleybol, pubblicata l'11 agosto 2025 su Volley News
Galatasaray Voleybol, pubblicata l'11 agosto 2025 su Volley News

«MA QUALI SOLDI…»

Breve premessa. «Lo hai fatto per soldi!». Non ci meraviglierebbe se fra quanti le danno della «mercenaria», cioè, un’atleta che fa una scelta legata al denaro e non al cuore, ci fosse anche qualcuno che non vedeva di buon occhio quell’azzurro vestire quella pelle nera. Le polemiche, specie da certe parti d’Italia, non finiscono mai. Quando si vince tutti esultano: è una questione di valori e non di pelle. Basti pensare alle ultime medaglie collezionate nelle varie discipline di atletica leggera.

Quando c’è da criticare, aggrappandosi ad un presunto cavillo, apriti cielo, ecco che riprende la fronda contro. Qualche tifoso della Nazionale si trasforma in tifoso brianzolo (la “Pro” ha sede a Monza) o solo simpatizzante. E allora, giacché oggi non hanno trovato di meglio da fare, ecco servito un piatto di cattiverie “alla Myriam”. «Che palle!» ha detto qualcuno. Un’espressione alla quale sentiamo di associarci. Ma non avete nient’altro da fare? Un lavoro, una passeggiata, no eh? Cara Myriam, arriviamo a dire che non c’era bisogno di rispondere, spiegare i motivi che l’hanno spinta a lasciare Milano e l’Italia per trasferirsi al Galatasaray, in Turchia, con un buon contratto biennale. Torna sull’argomento. «Dicono che sarei andata via per soldi? – riporta il sito Eurosport – E se anche fosse? Forse dovevo svegliarmi prima e fare la “mercenaria”: ho dato il meglio di me per la Serie A1».


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NON PENSARCI, CAMPIONESSA

Non pensarci, Myriam, questi pensano che una giocatrice di volley, come di basket, percepisca ingaggi milionari, come nella massima serie del calcio. Nel tuo sport, te e le tue colleghe, quelle cifre, purtroppo, ve le sognate. E a fine carriera? Ecco, questo è un altro tema che sottoponiamo a questo esercito di “cazzari da tastiera”.

Dopo aver lasciato Milano, scrive puntuale Eurosport, Myriam Sylla vivrà la sua quinta esperienza della carriera con il Galatasaray, la prima all’estero dopo il percorso iniziato a Villa Cortese e proseguito poi tra Bergamo e Conegliano. La schiacciatrice azzurra ha firmato con il team di Istanbul un contratto con, ritrovando Massimo Barbolini, assistente coach di Julio Velasco sulla panchina della nazionale azzurra.

Con un post pubblicato sui social, Sylla ha voluto chiarire la bontà del rapporto con Stefano Lavarini, allenatore di Milano, escluso dalle motivazioni che l'hanno portata alla scelta di un trasferimento nella capitale turca.


Foto: @miriamsylla / Profilo Instagram Ufficiale
Foto: @miriamsylla / Profilo Instagram Ufficiale

SCRITTE SOLO SCIOCCHEZZE

«Io e Lavarini abbiamo un rapporto incredibile – le sue parole alla Gazzetta dello Sport – il rispetto e il bene che provo per lui non possono essere messi in discussione; e poi un’altra cosa: se un allenatore mi mettesse in panchina continuerei a sostenere la squadra senza prendermela: non deciderei mai di andarmene per un motivo così banale».

Infine, «Perché sono andata al Galatasaray?». «È una scelta personale; si può cambiare, no? Ho trent’anni, sono grande, che la gente dica “vai per i soldi” non mi interessa». «E se anche fosse? Forse dovevo svegliarmi prima e fare la “mercenaria”, credo sia il momento giusto».

Non crediamo nemmeno un po’ così alla scelta per denaro. Era solo arrivato il momento di cambiare aria, fare una scelta di vita e nuove esperienze. Trent’anni, che saranno mai? Hai una vita davanti, tanto ancora da imparare, tanto ancora da insegnarci.

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