Il popolare “Oronzo Canà” cinematografico celebra “L’allenatore nel pallone”
- Claudio Frascella
- 24 set
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 25 set
Lino, il calcio, la masseria
Banfi è sempre nel cuore dei pugliesi. Ha incontrato cast e fan del film-culto degli Anni 80 a Roma. Nella sua “Orecchietteria” le telecamere di tv nazionali. Il ricordo di “Viaggio a sorpresa”, girato nella splendida cornice della Masseria Don Cataldo, con l’attore di centinaia di film di successo e Ron Moss, sex symbol di “Beautiful”

«Uno di noi, Oronzo uno di noi! Uno di noi, Oronzo uno di noi!». In effetti questo coro sulle note di Guantanamera, una delle canzoni più popolari del Sudamerica, in uno stadio italiano farebbe la sua bella figura. Specie nello stadio Olimpico, quando gioca la Roma, squadra della quale proprio Lino Banfi, l’Oronzo Canà dell’Allenatore nel pallone, tifa da quando l’attore pugliese, uno dei più amati dal pubblico, lasciò Andria per trasferirsi nella capitale e tentare così la fortuna. Prima come attore di avanspettacolo, poi come protagonista di B-movie Anni 70, infine come star di film come “Vieni avanti cretino” e “Il commissario Lo Gatto”, fino al televisivo “Medico in famiglia”, una delle serie tv più amate (e più longeve).
Ma Banfi è anche “uno di noi”, se non altro perché accettò l’invito rivoltogli dai titolari della Masseria Don Cataldo, suggestiva perla immersa nel cuore della Valle d’Itria, Martina Franca, per essere precisi. E lui e lo sceneggiatore e regista, nonché protagonista, Ron Moss, il bello di “Beautiful”, accettarono senza riserve. Massima disponibilità da parte del personale di “Don Cataldo” e affare fatto.

CHE FASCINO DON CATALDO
Affascinati proprio dalla bellezza della masseria martinese, Ron Moss mette mano alla sceneggiatura e il fulcro di tutta la storia diventa proprio “Don Cataldo”. La storia del film, “Viaggio con sorpresa”, è divertente. C’è chi l’ha vista al cinema, chi in tv. C’è un broker, Michael Dacruz, che altri non è se non Ron Moss. Nella finzione il bello di “Beautiful” compra online una masseria in Puglia lasciando la sua New York. La Grande mela per Martina Franca, può succedere, perché non può succedere? Basti pensare a quanti artisti, attori, cantanti e registi, italiani o stranieri, abbiano comprato casa o masseria da queste parti.
Location principale del film, dunque: masseria Don Cataldo a Martina Franca, una costruzione in pietra immersa tra gli ulivi della valle d’Itria. Purtroppo per Michael il broker americano, l’acquisto nasconde una truffa dietro la quale c’è la famiglia di Banfi, che interpreta don Antonio Pezzolla.
Breve, doverosa introduzione, perché “Nonno Felice”, in questi giorni ha fatto una bella rimpatriata con regista, maestranze, cast e protagonista insieme con lui, per celebrare i quarantuno anni de “L’allenatore nel pallone”, uno dei film sul calcio più celebrati in Italia. Non è un caso, infatti, che nel seguito di quella prima fortunata pellicola, parteciparono decine e decine di calciatori.
Famoso per la “B-zona”, piuttosto che per il modulo “A farfalla”, Banfi è stato protagonista di una reunion con vecchi amici e fan in occasione dei quarantuno anni dall’uscita del film diretto da Sergio Martino.

L’ALLENATORE FILM-CULTO
L’evento è stato ripreso anche dalle telecamere di numerose tv nazionali che si sono “affacciate” nel ristorante romano di Banfi, “L’Orecchietteria”. Presenti all’incontro, anche Urs Althaus, il famoso attaccante brasiliano Aristoteles, sofferente di nostalgia come molti suoi colleghi che all’epoca venivano in Italia per stupirci con dribbling, giocate e gol come se piovesse, e Martino, regista del film.
Il film fu girato nel 1984. Registrò un buon incasso in sala, ma è con il passare del tempo che è diventato oggetto di culto, grazie all’affetto di milioni di tifosi che hanno visto nella Longobarda e nel suo mister, Oronzo Canà, appunto Banfi, un eroe.
Il film in tutti questi anni ha avuto decine e decine di repliche totalizzando sempre grandi ascolti. Mentre battute e tormentoni sono diventati linguaggio comune tra appassionati di calcio e non solo.
Fra gli altri protagonisti del primo “Allenatore”, gli attori Gigi Sammarchi e Andrea Roncato (due procuratori imbroglioni), Giuliana Calandra (Mara Canà…), Camillo Milli (il presidente Borlotti), Licinia Lentini (la presidentessa) e Stefano Davanzati (Speroni, attaccante e amante della signora Borlotti).









Commenti